Chi Siamo

Vincenzo Adinolfi

Io non sono un Maestro, non sono un illuminato. Io sono un ricercatore e a questo dedico la mia vita.

In tutti i percorsi spirituali e pseudospirituali potete trovare cose interessanti, ma spesso sono solo dei pezzi di un puzzle molto più ampio; e con dei piccoli pezzi non riuscite a ricostruire il quadro complessivo.

La prima condizione che appare evidente a tutti è quella che descrive l’essere umano come posto in una gabbia siglata da tre “S”. Qualcuno le chiama le “S” del serpente. In ebraico viene chiamato shaitan, che significa l’avversario.

Le tre “S”  corrispondono a: sesso, salute, soldi e costituiscono le forze avverse.

Solitamente l’uomo resta invischiato nella ricerca e nella soddisfazione di questi tre elementi per tutta la vita. Tutto ciò è un’illusione che vi porta lontano dal vostro centro.

Ora mettiamo da parte questi tre elementi e prendiamo in considerazione un triangolo un po’ più piccolo composto da: corpo, emozioni e mente. Queste sono le tre istanze con le quali ognuno di noi interagisce nell’universo conosciuto; oltre a ciò, c’è poi qualcosa di più complesso che risiede all’interno, ma ne parleremo più avanti.

Come ho detto sono un ricercatore interessato a comprendere la natura umana, e non mi interessano né Buddha, né Shiva e né Cristo; questi sono dei nomi diversi che si riferiscono ad un’unica matrice comune e il mio interesse principe è arrivare a questa matrice.  Per questo motivo ho creato il gruppo di ricerca la “Gemma del Cielo”. Il gruppo è importante perché da solo sei limitato. Un gruppo sincero e ben affiatato è una forza trainante che può davvero portare qualcosa di importante agli altri. Inoltre, ogni membro del gruppo è importante poiché è in grado di offrire la propria individualità a beneficio di tutti gli altri. Infatti, ognuno possiede delle competenze che possono arricchire il gruppo in quanto tale.

Tuttavia, se le persone che si avvicinano al gruppo non hanno una reale motivazione al cambiamento, può accadere che di fronte ad un vero impegno con se stessi, essi facilmente rinuncino. Infatti,  è difficile far comprendere che questo lavoro non permette in alcun modo di adagiarsi sugli allori.  Purtroppo ciò che viene pubblicizzato in tv e sui giornali, e soprattutto sul web, fa sembrare tutto facile, e quando si scopre che coltivare se stessi richiede invece impegno la cosa non è più appetibile.

Quello che sta facendo questa società attraverso i mass media è di infondere dentro di noi una diffidenza verso tutti, in modo da dividere le persone, perché come ho detto prima da soli siamo limitati.

Proprio a questo riguardo nel film “L’alba del pianeta delle scimmie” c’è una scena molto eloquente: “La scimmia protagonista viene rinchiusa in un centro dove erano poste altre scimmie. Tra queste vi era un orangutango altrettanto intelligente. Queste due iniziano a comunicare attraverso il linguaggio dei segni e l’orangutango chiede alla scimmia per quale motivo si stesse tanto sforzando di istruire le altre scimmie. La scimmia prende un ramoscello e lo spezza, poi prende più rami e tenta di spezzarli non riuscendoci. L’unione fa la forza.” Il significato di tale scena è auto evidente.

Il Gruppo di ricerca “La Gemma del Cielo” si propone la diffusione di un sistema di allenamento proveniente da 4 tradizioni differenti, con l’obiettivo di giungere alla formazione di ciò che viene definito dalla scuola gurdijeffiana come “l’uomo numero quattro”, ovvero l’uomo che è giunto ad equilibrare tutti e tre i centri: l’emotivo, il fisico ed il mentale.